Loredana Valenzano's BLOG

Something about me, my daily life, science, music, news, curiosities and so on...

Saturday, September 13, 2008

Directly from London

Ed eccoci qui :) a Londra, con Emanuele :)
Basta, volevo solo dirvi questo...... ma no.... dai..... scherzavo!!!
Partiti con quasi un'ora di ritardo, un po' sballottati per via del brutto tempo siamo arrivati a Londra citta' verso le 15:00 ora locale (quindi le 16:00 italiane). Emanuele si e' alzato alle 6:30 del mattino, tutto baldanzoso all'idea di prendere l'aereo. Siamo usciti di casa alle 7:30 e alle 8:10 partivamo dal terminal di Porta Nuova per Caselle. Emanuele non si e' perso nemmeno un camion dell'immondizia durante il tragitto. Si e' divertito molto, gustandosi la colazione (una merendina del Mulino Bianco). Arrivati a Caselle, check-in immediato per sbarazzarci subito degli zaini. E poi attesa per l'imbarco che e' avvenuto con circa un'ora di ritardo. Per ammazzare il tempo, Emanuele si e' mangiato un ovetto Kinder in cui ha trovato una carinissima macchinina che gli ha fatto compagnia per tutto il viaggio. Imbarco e partenza. Emanuele credeva che l'aereo sarebbe stato "sensa tetto" così come i suoi aeroplani giocattoli ad elica... e invece... aveva il tetto!! Orrore!! Panico!! Delusione totale!! "Faccio buco io tetto? No pace cetto aeo! No pace! Butta cacca! Bleah! Voio cagia otto io!" (traduzione:"Lo faccio io il buco nel tetto? Non mi piace questo aereo! Non mi piace! E' una brutta cacca! Bleah! Voglio andare a casa in via sant'Alselmo 8". Al che scatta la spiegazione scientifica di mamma Lo e papa' Mau, dai seguenti toni "andiamo in alto. fa molto freddo. non riusciremmo a respirare senza tetto, ecc, ecc...." No, niente da fare.... Piano B.... "Pensa all'Enterprise di Star Trek.... Ce l'ha il tetto no?" Silenzio..... Occhi pensierosi... "no, no tetto ta tek, no, butta cacca!" ok, calma..... "ma si' che ce l'ha il tetto l'Enterprise... loro sono nello spazio, ancora piu' in alto, vicino alle stelle.... se abbiamo il tetto noi che siamo su un aereo... figurati se non ce l'ha l'Enterprise..... giusto ema?" Silenzio... Occhi pensierosi.... "eh ci, c'e' tetto ta tek!" ok, crisi scongiurata. Si parte..... ema e' ipnotizzato dal decollo. Ha gli occhi sgranati e cerca la mia mano. La stringe, pero' quando gli chiedo se ha paura fa cenno di no con la testa. Ha come perso la parola. Balliamo un po' e gli diciamo che e' bellissimo perche' e' come andare sulle giostre. Anzi. E' meglio delle giostre. Stiamo volando. Le case sono piccolissime e le macchine nemmeno si vedono! Poi si rilassa. E' stanco. Dorme per un'oretta appoggiando la testa al mio braccio. Sta tutto ranicchiato nel suo sedile. E' piccolissimo quando dorme. Si risveglia quando tento di allacciargli la cintura per l'atterraggio. E' nervoso perche' si e' svegliato malamente. Ma in pochi minuti si riprende e rimane ipnotizzato dall'atterraggio. Di nuovo come andare sulle giostre. Arrivati. Senza nemmeno troppo ritardo. In aeroporto la solita trafila: code, documenti, bagagli, ascensori, italiani che non si sono mai mossi dal loro triangolino di terra e che si lamentano che non funziona niente.... vabbeh... ci fermiamo a raccattare qualche cosa da sgranocchiare sul treno che ci portera' a Londra citta'. Ci sediamo persino tutti e tre vicini. Mangiamo qualche Pringles, dei kitkat, un tramezzino, una mela verde e una rossa. Beviamo acqua. Niente di che ma e' una festa. Ema si lamenta che la buccia della mela e' dura. Mangia la polpa e molla a me la buccia tutta ciucciata. Alzo lo sguardo e vedo una giovane coppia che ci guarda e sorride... quasi ride a dire il vero. Io sorrido ed ema ride di cuore. Arriviamo a Londra, Liverpool Street Station... quante volte in passato da sola con il cuore pesante e gli occhi gonfi. Ora siamo in tre! Mi accorgo che mi sento in vacanza. Ed e' la prima volta in tre. Non e' proprio una vacanza perche' gia' da domani ci sara' del lavoro da fare. Ma non importa. La sensazione e' di vacanza. Saliamo sul primo vagone per stare comodi col passeggino. Ci facciamo tutto il viaggio seduti con Ema che mi sfida ad indovinare da che parte di apriranno le porte della metro ad ogni fermata. Io indovino e vedo che lui di domanda come faccio. Cosi' glielo spiego. E le ultime quattro fermate le indovina anche lui. Usciamo. Squillo a Giuseppe che arriva dopo 5 minuti. Anche meno secondo me. Ci porta a casa sua, dove ci ospitera' per tutta la settimana. Mi dice un sacco di cose: il tempo, il lavoro, la scuola Crystal. Io spingo il passeggino: con un orecchio ascolto Giuseppe ma con l'altro ascolto Ema che non sta zitto un attimo e con una parte di mente penso a come sarebbe vivere di nuovo fuori dell'Italia ma questa volta anche con Ema. Sarebbe bello per certi motivi, meno per altri. E poi ho voglia di fare qualcosa per l'Italia. Chissa'.... Arriviamo e ci sistemiamo. Tutto bene. Giuseppe torna all'Imperial. Mi offro di aiutarlo se ha bisogno per sistemare le ultime cose ma lui dice di no. Magari domani. Ok, vada per domani. Andiamo a fare un po' di spesa da Sainsbury. Poi torniamo a casa, facciamo una merenda sinoira e poi usciamo. Solo il giro del megablock dei musei, con tanto di Royal Albert Hall illuminata a festa per la chiusura di una manifestazione che e' durata tutta l'estate, e del campus dell'Imperial. Poi di nuovo a casa. Ema si e' addormentato. Fino a domani mattina dormira' sodo. Poi vedremo.....

0 Comments:

Post a Comment

<< Home